Recensione – Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone

Copertina Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone
Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni

Recensione

Un uomo è aggredito nel quartiere di Pizzofalcone, le sue condizioni sono gravi, così tanto che viene coinvolta la polizia.
Il caso viene affidato all’ispettore Lojacono e all’agente Di Nardo ma l’uomo non ha documenti con sé e non ci sono testimoni dell’aggressione, quindi tutta la squadra dei Bastardi di Pizzofalcone si mobilita per trovare una traccia.
Ci riuscirà l’agente Aragona, scoprendo che si tratta di un turista dall’accento straniero. La traccia porterà il gruppo a ricostruire i passi dell’uomo e scoprire cosa l’ha spinto da Sorrento a Pizzofalcone. Quella che a prima vista sembrava una semplice vacanza con sorella e mamma famosa al seguito, si rivela la ricerca di una persona legata al passato di sua madre, quando la sua carriera da attrice l’aveva portata a girare un film in Italia. Qui si era innamorata di un ragazzo italiano con cui ha nutrito un amore epistolare per quarant’anni.
Nel seguire i passi del turista, gli agenti incroceranno la strada del Dipartimento Antimafia alla ricerca di un latitante, che cura gli interessi economici del clan locale, e della moglie scomparsa.
Riannodando i fili del passato delle persone coinvolte, i Bastardi di Pizzofalcone troveranno una soluzione poco ortodossa per evitare il peggio.

Apprezzo molto lo stile di Maurizio de Giovanni perché è netto e, per così dire, melodioso allo stesso tempo.
Nei paragrafi che narrano il passato e la storia d’amore che lega tutte le vicende del libro risalta tutta la sua capacità di ricreare un effetto poetico pur scrivendo in prosa.
Quando narra le indagini degli agenti riesce a far risaltare le loro implicazioni emotive che derivano dalla loro vita privata. In questo libro mi sembra che l’orgoglio dei Bastardi di Pizzofalcone sia più marcato, sono più consapevoli delle loro capacità e non si fermano davanti alle difficoltà di una traccia labile o delle pastoie burocratiche che minerebbero la vita di una giovane donna.
Anche stavolta, come nel libro “I Bastardi di Pizzofalcone”, sembra di essere al loro fianco nelle indagini e soprattutto nelle scelte che compiono, soprattutto quando fare il proprio dovere è una scelta di vita. Solo così possono trovare la soluzione dell’indagine e aiutare chi, suo malgrado, si ritrova fra le grinfie della malavita.
Consiglio la lettura del libro proprio per l’intreccio che l’autore ha saputo svelare pian piano e con il suo peculiare crescendo di suspense, rivelando una rete di relazioni che unisce luoghi e tempi lontanti.



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