Recensione – Delitto al condominio Magnolia

Copertina Delitto al condominio Magnolia
Delitto al condominio Magnolia di Maria Cristina Buoso

Recensione

Un vecchio maestro viene ritrovato ucciso nella sua abitazione del condominio Magnolia.
Nelle vicinanze vive Caterina, commissario in pensione, che comincia a interessarsi alla vicenda grazie all’amica Claudia, attuale commissario.
La vittima era un uomo malvisto ed è stato ucciso in casa, con 14 coltellate, in circostanze sospette e nessuno si è accorto di nulla fino al ritrovamento del cadavere.
Caterina conduce un’indagine parallela a quella ufficiale di Claudia e i suoi sottoposti. Entrambe le donne, però, si ritrovano a investigare in un complotto dai tratti poco chiari.

Maria Cristina Buoso ha uno stile essenziale, sa dipingere con brevi tratti scorci di vita dei personaggi per calare il lettore nei loro panni, però la narrazione non è sempre fluida.
La scelta di rappresentare gli eventi per lo più con i dialoghi dei personaggi crea a volte un po’ di confusione.
L’autrice ha posto senz’altro in risalto il passato della vittima, ha curato molto la vita e gli aspetti che riguardano Caterina e Claudia, le due investigatrici, ma un po’ meno ciò che riguarda gli altri personaggi coinvolti nella vicenza.
A parte le due investigatrici, i personaggi sono poco individuabili e questo rende difficile la lettura.
Tuttavia la storia è piacevole e per certi versi anche coinvolgente per il complotto che c’è dietro l’omicidio. Degno di nota è il sottofondo di drammi familiari che costituiscono il movente del delitto.
La carenza di prove e indizi spinge alla lettura, ma lo scioglimento finale appare un po’ forzato, frutto di un’intuizione. La storia si rivela l’omaggio ad Agatha Christie annunciato dall’autrice nella premessa, ma con una carica emotiva che si affievolisce senza mai aver raggiunto il climax.
Consiglio il libro solo agli amanti del genere che avranno meno difficoltà nell’immergersi nella storia.



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