Scorcio – Apoptosis

A volte la trama racconta solo una parte del libro, per questo i lettori come te e me sono alla ricerca delle recensioni ma anche di scorci che permettano di dare uno sguardo nella storia.
Qui ho deciso di darti un’assaggio di Apoptosis in occasione della seconda edizione uscita qualche giorno fa.
Prima di cominciare, se ti interessa, nel sito autore c’è una pagina dedicatata alle recensioni dei miei libri sparse in giro per la rete.


Copertina Apoptosis
Apoptosis di Renato Mite

Scorcio

Chi preferirebbe essere sempre in salute?
Io credo tutti e questa stessa convinzione ha spinto la HOB Medicines a rivoluzionare la diagnosi medica con un dispositivo che aiuta a prevenire le malattie.
La società ha persino creato dei centri medici dove i pazienti vengono curati meglio che in qualunque altro posto ed è sempre lì, nei centri medici HOB, che ti configurano il Patoneuroscòpio, il dispositivo per la diagnosi detto in breve PNS.
Il PNS è un piccolo apparecchio che si mette dietro la nuca e con l’uso di un particolare composto, il Dyelin, intercetta gli impulsi nervosi che arrivano al cervello.
In questo modo, il PNS raccoglie dati che vengono analizzati con i computer per fornire diagnosi precise, questa è l’eudiagnostica, e gestiti attraverso la Public Anamnesis Net, la rete digitale per la anamnesi pubblica.

La anamnesi è la storia clinica di un paziente e costituisce la fonte principale di informazioni per ogni tipo di cura.

Matthew Jaws è un hacker alla ricerca di informazioni su sua madre e scava nella P.A. Net per scoprire la verità sugli antesignani, leggendari malati oggetto della sperimentazione HOB, perché crede che lei fosse una di loro.
L’hacker non è il solo ad avere dubbi sulla HOB, anche il ricercatore George Tobell ne ha alcuni. Il ricercatore ha aperto la strada alla Patoneuroscopìa, ovvero la tecnica di scandaglio degli impulsi nervosi alla ricerca di dati sintomatici, e continua a studiarne gli effetti, soprattutto dopo che questa tecnica ha avuto delle ripercussioni sul suo corpo. Tobell scrive un trattato sulla Patoneuroscopìa che riassume i suoi studi e getta le prime luci sui segreti della HOB. Matthew si impossesserà di questo trattato e capirà che la sua ossessione per la HOB è più che fondata.

Per arrivare alle informazioni che gli servono, Matthew e i suoi amici dovranno procurarsi un PNS randagio e non è impresa semplice. Un accenno di questa impresa l’ho mostrato portando i lettori nella storia con la presentazione sul blog Anima di Carta di Maria Teresa Steri.

Qui ti mostro uno scorcio che vede Matthew e i suoi amici alle prese con il PNS quando finalmente ne sono in possesso.

Matt bussò tre volte alla saracinesca che ondeggiò con fragore. Era primo pomeriggio e nel grande edificio non si vedeva nessuno.
«Chi è?» Gli fu chiesto dall’interno.
«L’autista della carriola di sua nonna. La signora vorrebbe che l’accompagnasse in un giro mentre le parla di quanta eredità le lascerà.»
Billy sollevò la saracinesca.
«OK, andiamo. Starò un po’ scomodo, ma pensa alla pacchia postmortem.»
Eseguirono la loro stretta di mano, Matt entrò e chiuse la saracinesca.
«Qualcuno ha abboccato?» Gli chiese Billy.
«Non ancora.»
Il deposito di Chip costava mensilità ai suoi genitori ma rendeva tutti felici: loro perché le probabilità che la propria casa andasse a fuoco rientravano fra quelle coperte dalle assicurazioni, lui perché possedeva un tempio in cui era Dio, dove poteva creare tutto ciò che voleva. Ci si sarebbe aspettati che il luogo cadesse nel degrado e nel caos, ma per un maniaco di elettronica, e per giunta fai-da-teista, era inaccettabile.
Aveva costruito un impianto luci ad hoc. Sulle pareti c’erano tabelle con i valori delle resistenze, modelli dei “bool-gates” (schemi elettrici per effettuare scelte logiche booleane), alcune conigliette di playboy nude in posa e schemi che implementando i bool-gates risolvono problemi semplici come la somma di due numeri.
La roba era organizzata in scaffali e cassettiere etichettate, tutto era al suo corretto posto, assegnatogli dall’alba dei tempi. Un’ampia tavola in legno, posta su più cavalletti e disposta contro un lato lungo del deposito, era il suo banco da lavoro. Sopra c’erano il monitor con tastiera e mouse, tutti i suoi strumenti e persino un ferro da stiro per il trasferimento a caldo della tracciatura sulle basette. Per terra, accanto al tower case, c’era la scatola piena di circuiti che Chip comprava dai rigattieri per studiarli e attingerci i componenti. Nel poco spazio che rimaneva ci aveva piazzato un piccolo frigorifero e una vecchia brandina con un sottile materasso dalle fodere ingiallite.
Chip era seduto sul suo sgabello girevole in legno e Billy al suo fianco su una delle sedie pieghevoli. Matt prese un’altra sedia e sedette all’altro lato.
«Ciao.» Disse Chip senza staccare gli occhi dal circuito del PNS.
«Ciao.» Rispose Matt. Ignorava gli ultimi avvenimenti e forse ciascuno dei suoi amici pensava che glieli avesse raccontati l’altro. «Scusate, potrei sapere come siamo arrivati qui?»
«Credevo fossi arrivato in carriola.» Disse Chip pacato, serio e senza distrarsi.
Billy e Matt lo guardarono e scoppiarono a ridere. Chip era così preso da ciò che stava facendo che aveva assimilato le informazioni circostanti senza badarci.
«Che c’è?» Chiese.
«Come sarei arrivato io?» Chiese Matt.
«Non lo so, perché?»
«Hai detto una stronzata.» Disse Billy.
«Non me ne sono accorto.»
«L’avevamo capito.» Disse Matt. «Allora, come siamo arrivati fin qui? Quello è un Beep-Beep randagio?» Chiese.
«Sì,» disse Billy, «il tizio è riuscito a procurarcelo.»
«Come?»
«Non lo so, ma non penso abbia adottato i nostri metodi. Chip, fagli vedere il buco.»
«Potrebbe essere qualsiasi cosa.» Disse Matt osservando.
«Appunto.» Disse Chip. «Potrebbe anche essere il varco per la formattazione.»
«Vuoi dirmi che è davvero formattato?»
«Fino all’ultimo bit,» disse Billy, «altrimenti non dovresti darmi sessanta dollari.»
«Ma non erano settantacinque?»
«Sarebbero dovuti essere, ma ieri sera questo bastardo di Beep-Beep mi ha fatto prendere un colpo. L’HOBAnalyzer ha tentato di collegarsi in rete perché lo vedeva come un utente non valido. Fortuna che il mio firewall lo ha fermato e, dopotutto, dovevo scontare la fregatura della prima volta.»
Chip fece una smorfia di disapprovazione.
«A che punto sei?» Gli chiese Matt deciso ad ignorare le manie di Billy.
«Ci sto lavorando da due ore e sono ancora all’inizio. Il meccanismo antieffrazione è partito. Vedi questo,» prese ad additare con l’indice, «questo è il complesso bluetooth. Questa qui dovrebbe essere la scatola nera e questo componente cicciabomba da cui sporge la sfera metallica, il meccanismo per la somministrazione del Dyelin nonché il ricevitore degli impulsi: la chiave di volta dell’intero apparecchio. Non c’è bisogno che vi spieghi che quello al centro è un microchip dual-core: il burattinaio.»
Matt pronunciò la domanda della sua vita: «Possiamo ricavarne qualcosa?»
«Dati?» Domandò Chip.
«Sì, Chip, dati.» Disse Matt sorridendo. «Non credo faccia le uova strapazzate.»
«Devo… devo studiare le piste del tracciato e fare qualche test sperando di non danneggiarlo. Penso di poter recuperare i dati ma dobbiamo decidere dove e c’è bisogno del vostro intervento.»
«A soddisfazione.» Proclamò Billy.
Chip prese un blocco che usava per scarabocchiare e disegnò uno schema.

L’hacker dovrà mettere a rischio la propria vita per hackerare la P.A. Net e aprire una backdoor che gli permetta di scoprire cosa succede agli antesignani.

Matthew è vicino a scoprire la verità sul PNS e non può più celarsi. Mette le carte in tavola svelando la sua presenza nella rete della HOB e affrontando la società di petto. La HOB comincia una caccia all’hacker della loro rete mentre Matthew si fa assumere in una delle sale di controllo della P.A. Net, situata nel grattacielo della HOB, da cui continua ad attingere informazioni indisturbato. In questo grattacielo ci sono anche alcuni laboratori della società e così Matthew entra in contatto con Jason Stemberg, un altro ricercatore che presta attenzione ad alcune discrepanze nella cura dei pazienti attraverso il PNS. I due uomini saranno avvicinati da un terzo uomo, uno dei malati che per primo ha usufruito delle cure della HOB, e insieme si batteranno per evitare la minaccia che incombe su chiunque usa questo dispositivo.

Sul mio sito trovi tutti i dettagli del romanzo e puoi anche leggere l’estratto online.

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