Impressioni – Laurie

Laurie è uno di quei racconti che ho preso un bel po’ di tempo fa in preda allo shopping compulsivo, prima che decidessi di applicare un sistema contro l’accumulo di libri. Ho deciso di dedicargli un articolo di tipo “Impressioni” perché, anche se l’ho letto tutto, quel che più mi preme sottolineare è l’impressione che questo racconto ha suscitato. Con l’occasione ti suggerisco anche qualcos’altro scritto da Stephen King.


Trama ufficiale

Quando sua sorella Beth si presenta con una cagnolina, la prima reazione di Lloyd – vedovo da sei mesi, solo e senza figli – è di rifiuto. Il lutto gli ha tolto forze e desideri: già gli pesa occuparsi di se stesso, gestire un cane sarebbe impensabile. Ma la paziente fiducia della cucciola e i modi perentori della sorella – Una persona in lutto ha bisogno di qualcosa per tenere la mente occupata – hanno ben presto la meglio sulla fragile determinazione di Lloyd. Rimasti soli, l’uomo e la cagnetta – che Lloyd ha chiamato Laurie – imparano a conoscersi, scoprendo insieme il piacere di semplici riti condivisi. Fra questi, la passeggiata lungo il canale. Un sentiero tranquillo, che però un giorno diventa teatro di un evento atroce, a cui né Lloyd né Laurie erano preparati…

Impressioni

Laurie è un racconto piuttosto semplice e oltre la trama ufficiale sopra riportata c’è ben poco da dire, ma prima devo fare una premessa.

Conosco lo stile di Stephen King per aver letto diversi racconti e romanzi. Vorrei avere le recensioni da inserire qui nel blog, ma li ho letti parecchio tempo fa. Nonostante questa distanza temporale, posso senz’altro elogiare King per le sue storie e il suo modo di scrivere perché mi ha sempre lasciato un buon ricordo. Quando di un libro hai un buon ricordo, vuol dire che il libro ti ha catturato.
Ricordo la paura viscerale e quasi palpabile suscitata dai primi racconti raccolti in “A volte ritornano” (Night Shift), l’ossessione e la ferocia dell’infermiera Annie Wilkes in “Misery”, gli intrighi di potere e l’ambientazione magica del fantasy “Gli Occhi del Drago” (The Eyes of the Dragon), la lucida e distopica violenza de “L’uomo in fuga” (The Running Man, pubblicato con lo pseudonimo Richard Bachman).

La mia impressione su “Laurie” è tutt’altro che positiva perché non mi ha dato alcun brivido e questo mi aspettavo dal Re del Brivido almeno nella scena culminante. Invece niente. Questo racconto, secondo me, dovrebbe essere preso per quello che è, ossia una semplice trovata commerciale per attrarre l’attenzione sul romanzo “The Outsider” che sarebbe uscito poco dopo il racconto.

Alla fin fine, tutto è soggettivo, però posso suggerirti di leggere alcune recensioni di blogger che ammiro per farti un’idea delle storie recenti di Stephen King.
Parlando di “The Outsider”, ti consiglio la recensione di Aquila Reale su “Penna D’oro” e puoi leggere cosa ne pensa Emanuela de “Il Mondo di Sopra” riguardo al romanzo e riguardo al racconto anticipatore su cui ha un’opinione diversa dalla mia.
Samantha di “Leggo Quando Voglio” fa un’analisi dettagliata del romanzo e ha recensito anche il racconto. Con lei condivido l’idea di fondo: nelle ultime storie Stephen King non dà più il suo meglio. Fra l’altro, Samantha è un’appassionata di King e ha recensito diverse storie dell’autore.
A riprova del declino attuale di King, invece, puoi guardare l’analisi fatta da Loredana La Puma nella sua video recensione, guarda a questo link, di un altro romanzo recente: “L’istituto”. A questo proposito, ti consiglio anche la recensione di Samanta su “Leggo Quando Voglio”.

Pertanto concludo con un suggerimento di lettura per chi vuole scoprire Stephen King al meglio: leggi prima le sue storie più vecchie. Alcune le ho citate sopra con i miei ricordi e, chissà, un giorno potrei rileggere questi libri per recensirli qui sul blog. Intanto, se non trovi recensioni online fra i blogger perché l’avvento dei blog è arrivato alla fine degli anni novanta mentre i capolavori di King sono antecedenti, puoi leggere i commenti su Goodreads e decidere quali libri leggere.

Buona lettura!




Condividi l'articolo!

2 Commenti

Rispondi a Giulia Mancini Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.